Il 3 febbraio scorso si è svolta una Tavola Rotonda presso gli uffici del Consorzio, per discutere il tema dell’utilizzo della tecnologia per il benessere fisico e la salute. La riunione, finalizzata a favorire una frequentazione fuori stagione di Porto Rotondo ma non solo, cogliendo le opportunità che il cablaggio con la fibra ottica del nostro territorio comunale offre in termini di servizi per il lavoro e per la salute, ha coinvolto diversi stakeholder interessati: dal Comune all’Università, dal Mater Olbia al San Raffaele di Milano, dal Cipnes alla Geasar passando per l’Aspo, ovviamente Siportal e imprenditori, oltre soggetti che saranno individuati e coinvolti di comune accordo.
L’idea di fondo, sino ad ora definita ed ampiamente condivisa da ogni interlocutore presente, punta all’organizzazione di un sistema specializzato nel turismo della salute e del benessere, che accanto a specifiche attività di cura e di assistenza, attivi altresì programmi di prevenzione, check-up ed intrattenimento capaci di costruire, in stretta simbiosi con le peculiari componenti naturalistiche, ambientali e culturali locali, le condizioni per un “vacanza” che risulti il più gradevole ed accogliente possibile.
Per organizzare un progetto del benessere che abbia simili intenti, è bene tenere conto, in primis, dell’aspetto sanitario, alla base di tutto. L’obiettivo prioritario, infatti, è quello di dotare il Borgo di un servizio medico ben strutturato durante la stagione estiva, con la possibilità di evolversi, in prospettiva futura, in un sistema ambulatoriale ben più articolato e continuativo, coinvolgendo tutti gli interlocutori coinvolti nel sistema dell’ospitalità (strutture alberghiere, attività commerciali, ristoranti, ecc.), senza i quali non si potrebbe parlare di un allungamento della stagionalità.
In ragione di quanto sopra, il Consorzio si sta adoperando, già dallo scorso anno, con l’apertura di un centro medico privato che garantisce l’assistenza medica agli ospiti del Borgo durante la stagione estiva, sopperendo, di fatto, alla negligenza del sistema sanitario locale che ormai da anni non dispone più della guardia medica turistica. L’impegno è che tale servizio possa presto essere incrementato e potenziato.